Organi Antichi

Bologna

05-02-2022
Cenni storici e dettagli tecnici


Organo costruito da Baldassarre Malamini di Cento (Ferrara) nel 1580. interventi di Antonio Dal Corno Colonna, Carlo, Francesco e Domenico Traeri nel sec. XVII; da membri della famiglia Gatti di Bollogna nel sec. XVIII e da Alessio e Adriano di Bologna nel 1872 e nel 1883.
Restaurato da Francesco Zanin di Codroipo (Udine) nel 2009.
Collocato nel presbiterio in cantoria in cornu epistolae entro vano nel muro.
Facciata di 27 canne (da Si bemolle-1 del Principale) racchiusa da cornice seicentesca di legno intagliato e decorata da stucchi, suddivisa in 3 campate (9/9/9) disposte a cuspide.
Tastiera ricostruita di 62 tasti (Do-1 Fa5); diatonici in bosso, cromatici ricoperti in ebano.
Pedaliera a leggio di 18 tasti (Do-1 - La2); il La2 aziona il Rollante.
Registri azionati da manette spostabili e fissabili ad incastro alla destra della tastiera, azionanti il materiale fonico del XVI e XVII secolo:

Contrabbassi 16' [12 note al Pedale Do-1 - Si-1]
Principale 16'
Ottava [8']
XV
XIX
XXII
XXVI
XXIX
XXXIII
Flauto in VIII
Flauto in XII
Voce Umana Soprani
Tromboni [8'] [12 note al pedale Do-1 - Si-1]

Pomelli azionanti il materiale fonico del XIX secolo disposti alla sinistra della tastiera:

Trombe Bassi [8'; Do1 - Do3]
Trombe Soprani [8'; Do diesis3 - Fa5]
Corno Inglese Soprani [16'; Do diesis3 - Fa5]
Flauto Bassi [2'; Do1 - Do3]
Ottavino Soprani [2'; Do diesis3 - Fa5]

Un mantice a lanterna.
Corista = 440 Hz a 18°; Temperamento = 1/5 di comma.
Pressione del vento 50 mm di colonna d'acqua.
Il materiale fonico aggiunto dai Verati è posto sul suo somiere originale collocato al di sopra di quello maestro, opera della famiglia Gatti.